sabato 29 gennaio 2011

EDIS, la mappa in tempo reale delle emergenze e dei disastri nel mondo

Realizzata dall’associazione naziale ungherese Radio Distress-Signalling and Infocommunications (RSOE), la EDIS – ovvero Emergency and Disaster Information Service – è una vera e propria mappa online delle emergenze e dei disastri che accadono nel mondo in tempo reale. Incidenti di ogni tipo, attacchi terroristici, terremoti, maremoti, alluvioni, eruzioni e ogni altro genere di calamità che ogni giorno capita sul nostro tormentato pianeta: insomma, nulla sfugge a EDIS. E se al di sopra della mappa scorrono gli ultimi aggiornamenti del caso a mo’ di news flash, al di sotto di essa è possibile consultare un archivio delle calamità in atto nel momento presente, così come quelle accadute di recente e quelle dagli effetti più dannosi, come il terremoto di Haiti e le alluvioni in Australia. Inoltre, in fondo alla pagina di EDIS, è addirittura possibile consultare un elenco tra meteoriti, asteroidi e altri oggetti provenienti dallo spazio e in avvicinamento verso la Terra.
Supportata da Google Maps, questa mappa in tempo reale delle emergenze e dei disastri nel mondo raccoglie sia le informazioni provenienti dalle fonti ufficiali internazionali (Ministeri, Unità di Crisi, organizzazioni sul territorio, eccetera) e sia quelle provenienti dai maggiori canali di informazione presenti sul web. Il tutto liberamente consultabile in questo utile (anche se un po’ inquietante)(FONTE) servizio web.

mercoledì 19 gennaio 2011

O.N.U NOMINA AMBASCIATORE PER FUTURI CONTATTI ALIENI


Mazian Othman dovrebbe ottenere l'incarico nel corso della prossima settimana. Avrà il compito di gestire i possibili contatti con gli alieni.

Le Nazioni Unite hanno nominato un loro ambasciatore che avrà il compito di occuparsi degli alieni.

CROP CIRCLES E SINDONE UN MISTERIOSO CONFRONTO..




Nonostante vi siano prove in tutto il mondo, condizioni morfologiche ed energetiche speciali, fanno dell'Inghilterra un luogo particolarmente adatto alla manifestazione dei cerchi nel grano. Privilegio che ha permesso negli ultimi anni a molti ricercatori di osservare in questo continente le evoluzioni del fenomeno per studiarne il significato profondo. Siamo di fronte ad una forma d'arte evoluta - decisamente non umana - la cui bellezza non ha eguali, ma anche ad un raffinato sistema di comunicazione che, attraverso la sua simbologia, ci trasmette conoscenza. Come ogni estate che si rispetti, ovviamente il periodo più favorevole per la comparsa dei cerchi, anche quest'anno sono state rilevate in diverse parti del pianeta numerose formazioni, delle quali oltre 50 nel solo Regno Unito e ben 22 in Italia.

Ma nel Berkshire, una contea dell'Inghilterra sud-orientale, è apparsa verso la fine di luglio una coppia di pittogrammi che ha attirato più del solito l'attenzione di appassionati e addetti ai lavori. I due cerchi, distanziati di poco l'uno dall'altro, riproducono quasi certamente l'immagine del volto della Sindone. La tecnica con cui sono stati creati gli effetti di chiaro-scuro delle immagini non è nuova agli studiosi di crop circles e ricorda, oltre ad alcuni precedenti, quella di "retinatura" utilizzata nella stampa tradizionale (monocromatica). La cosa interessante è che una delle immagini sembra essere complementare all'altra, un po' come se si volessero rappresentare due parti dello stesso essere. Una metafora che potrebbe ricondurre al concetto di dualità da cui dipende l'uomo e alla necessità di armonizzare la sua parte materiale con quella spirituale per raggiungere lo stato cristico, l'illuminazione. Infatti se sovrapponiamo il diagramma del cerchio 1 con quello invertito del cerchio 2 otteniamo un'immagine completa. Alcune semplici comparazioni con uno dei due pittogrammi sono bastate a confermare la tesi della somiglianza; il volto sembra proprio essere lo stesso.


ABBATTUTO IERI UFO IN ISRAELE

Nella giornata di ieri un oggetto volante non identificato è stato colpito ed abbattuto nei pressi della sorvegliatissima centrale nucleare di Dimona.



Non sono state rilasciate dichiarazioni ufficiali che spieghino che cosa fosse effettivamente il veivolo abbattuto.
Come al solito le ipotesi sono tante: si parte dall’UFO fino ad arrivare alla sonda metereologica passando per l’aereo spia di turno.

fonte ANSA

martedì 18 gennaio 2011

FILIBERTO CAPONI ALIEN STORY

Filiberto Caponi è un pittore ceramista di 23 anni, vive a Pretare, in provincia di Ascoli Piceno, e la notte del 9 maggio 1993 vede per la prima volta un alieno.
Sente uno strano suono, simile a un grido, un pianto, o il frinire di un insetto. Seguendo il rumore arriva a un angolo, davanti al quale vede una sorta di “sacchetto”. Pensando contenesse un animale, decide di liberarlo, ma prima lo tocca leggermente con il piede, per accertarsi che non sia pericoloso.
All’istante il “sacchetto” scatta in alto e Filiberto si rende conto che si tratta di una piccola creatura vagamente umanoide, con una testina calva, lunghe gambe coperte da bende, il corpo curvo coperto da uno strano involucro che sembra un pallone sgonfio, e delle manine atrofizzate.
La creature scappa velocissima, scavalca un muro con un balzo (dopo averci sbattuto contro) e scompare.

Filiberto raccoglie da terra un pezzo di una delle bende che coprivano le gambe della creatura, e decide di conservarlo, nascondendolo in cantina.

La notte seguente sia Filiberto che la sua famiglia sentono la creatura strillare e zampettare intorno alla casa, riuscendo a vederla solo per qualche istante. Il mattino, la benda è scomparsa: l’alieno è tornato a riprendersela per fare “sparire le prove”?

Qualche giorno dopo Filiberto sente di nuovo la creatura, e si precipita in strada armato di polaroid. Questa volta la creatura non corre, cammina solo a passo svelto e non sembra spaventata da Filiberto, tanto che il ragazzo riesce a scattarle due foto. Sono riprese un bel po’ da lontano, ma sono delle buone foto, l’immagine è nitida! Filiberto le nasconde in una cassetta di legno.

Il mattino dopo, Filiberto nota che la cassetta di legno è rovinata, così come le foto al suo interno: l’immagine della creatura non è più visibile, sono misteriosamente sparite altre prove.

Altre persone in paese dicono di sentire, nottetempo, strani “gridi”. Filiberto fa il terribile sbaglio di confidarsi con un amico, e in breve tutto il paese sa dell’alieno.

Filiberto, diventato ormai “famoso”, decide di contattare “il messaggero” per raccontare la sua storia, e scopre che il giornale ne era già al corrente (le voci girano…) e stava per mandare un giornalista a parlare con lui.
Esce un articolo sul giornale, e Filiberto comincia a essere tempestato da telefonate e lettere di scrittori, maghi, bambini, appassionati di ufologia, altri testimoni di incontri, ma soprattutto, cosa che lo inquieta molto, da parte di una misteriosa setta che dice di aver già conosciuto quella creatura.

Nel frattempo nei dintorni di Pretare vengono avvistate altre creaturine simili.

Filiberto “incontra” di nuovo la creatura mentre si trova con degli amici: sentono il suo grido, cercano di avvicinarsi, ma i suoi amici all’ultimo momento cominciano a fare gli stupidi e a lanciargli sassi, finché la creatura scappa. Ma almeno adesso ci sono altri testimoni. Più o meno.

Esce un nuovo articolo, questa volta su “Stop”.

In paese si scatena la caccia all’alieno. Anche Filiberto partecipa a una di queste battute di caccia, e assiste a una scena davvero inquietante: dopo aver sentito le grida della creatura, Dick, un cane da caccia, si lancia al suo inseguimento. Perdono di vista il cane, e poco dopo lo sentono guaire e poi lo vedono “volare” verso di loro: la creatura lo aveva scagliato via con forza.

Una sera, finalmente Filiberto si ritrova di nuovo faccia a faccia con il suo “amico”. Questa volta la creatura era tranquilla, non gemeva e non scappava. Filiberto fa un salto in casa a prendere la polaroid, e riesce a scattare una fotografia prima che l’alieno scappi di nuovo.

Nuovo incontro. Questa volta l’alieno sembra diverso: non ha più le bende sulle gambe e sembrava più magra. Guardandola bene Filiberto scopre il perché: la creatura non indossa il suo “palloncino”, è completamente nuda. È tranquillissima, guarda Filiberto e sembra sorridere, quindi il ragazzo riesce a tornare in casa e a scattarle altre foto di buona qualità.

Filiberto vede di nuovo la creatura, e questa volta riesce a mostrarla anche a sua nonna! La nonna ne è intenerita, lo trova grazioso. Filiberto scatta altre fotografie, e ha un nuovo testimone oculare.

Ora ha in tutto 6 foto. A questo punto Filiberto decide di venderle al migliore offerente.

I MEN IN BLACK

Mentre è in cerca di chi possa pubblicare le sue foto, Filiberto viene contattato dai Men in Black, misteriosi agenti americani con completo nero + occhiali che lo pedinano, lo inseguono… Il ragazzo riesce più volte a sfuggire da questi loschi individui.

Esce un articolo su “Visto” e Filiberto viene invitato a “i fatti vostri”.

Un giorno quattro carabinieri si presentano a casa di Filiberto con un mandato di perquisizione e l’ordine di confiscare tutto il materiale concernente “l’alieno”. Filiberto viene accusato di aver creato il panico e divulgato voci false suscettibili di turbare la quiete pubblica.
Il comandante suggerisce al ragazzo che il miglior modo di tirarsi fuori da questa situazione è di confessare di aver falsificato le polaroid. Filiberto, per paura di trovarsi nei guai, decide di dire una mezza verità (o una mezza bugia?): confessa di aver VERAMENTE visto una creatura misteriosa, ma, non essendo riuscito a fotografarla, di averne creato una copia con l’argilla. Per “dimostrare” questo consegna ai carabinieri un pezzo dell’argilla che usa per il suo lavoro, dicendo che è parte del pupazzo.
I carabinieri confiscano tutto il materiale e Filiberto rilascia la sua dichiarazione.
Solo nel 1998 Filiberto riesce a tornare in possesso delle sue polaroid.

IPOTESI a favore

La creatura presenta una pelle che sembra ustionata e un aspetto sofferente. Potrebbe essere vittima di un ufo crash durante il quale è rimasta ferita, potrebbe essere scappata ad altri alieni che la tenevano prigioniera e/o la torturavano, potrebbe aver subito una mutazione genetica per colpa della nostra atmosfera, o essere un esperimento genetico degli alieni.
Ha solo due dita nei piedi, e qualcuno ha fatto notare che questo la rende più simile a un equino (sono zoccoli?), ma dopotutto se è un alieno, è abbastanza probabile che sia diverso da noi, quindi perché non potrebbe avere gli zoccoli?

IPOTESI contro

Nelle fotografie la creatura è sempre nella stessa posa, possibile che non si sia mossa nemmeno un po’? La sua struttura anatomica è troppo approssimativa, un essere del genere non potrebbe stare in piedi né muoversi. In alcune foto si vede un sasso vicino alla creatura: serviva per tenerlo dritto?
D’altro canto, se fosse stata veramente modellata con l’argilla, la sua “pelle” ha una colorazione troppo strana, e dare quelle sfumature all’argilla è difficile, a meno che non sia stata colorata. Dopotutto Filiberto è un artista.

ULTERIORI IPOTESI

La creatura è stata “sguinzagliata” proprio con l’intento di saggiare le nostre reazioni alla vista di un alieno. Chi l’ha sguinzagliata? Gli alieni? Qualche misterioso ente governativo? I Men in Black? E chi l’ha “creata”? Gli alieni? Qualche misterioso ente governativo? I Men in Black?

FOTO: